La ‘Ndocciata di Agnone è forse il rito di fuoco più famoso del mondo che si svolge in un comune già conosciuta per la Fonderia Pontificia Marinelli produttrice di campane esportate in tutto il mondo. La manifestazione si svolge l’otto dicembre giorno dell’immacolata e 24 dicembre vigilia di Natale. Le Ndocce sono delle torce di abete e fasci di ginestra secche, la loro preparazione è molto lunga in quanto è necessario avere ‘ndocce asciutte e secche e, per far in modo che le ‘ndocce siano abbastanza asciutte queste vengono raccolte ed essiccate molto tempo prima dell’uso. Si racconta che il portatore più giovane delle ‘ndocce dopo la sfilata poteva recarsi sotto il balcone della propria ragazza e chiedergli la mano, se la ragazza si affacciava al balcone significa che acconsentiva alla richiesta , se buttava l’acqua in segno di spegnimento delle ‘ndocce significava che rifiutava la richiesta. La manifestazione è ormai conosciuta in tutto il mondo, nei giorni dedicati al rito sono migliaia le persone che si recano in Agnone per assistere all’evento. La ‘Ndocciata ha riscosso un grande successo nella piazza del Vaticano a Roma, qui hanno assistito all’evento oltre al Papa Giovanni Paolo II migliaia di persone proveniente da tutto il mondo. Le contrade che partecipano all’evento sono San Quirino, Capammònta e Capabàlla , Colle Sente, Guastra e Sant’Onofrio. Il falò finale avviene in piazza quando tutte le ‘ndocciate si uniscono per fare un unico falò che vuole significare per tutti l’addio alle cose negative dell’anno vecchio che brucia nel fuoco.
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