Il Molise regione per eccellenza del tartufo aspettava da tempo questa bellissima notizia per arricchire ancora di più la sua immagine come regione per eccellenza di un tubero che trova spazio in tantissime cucine e tavolate del mondo .Il Comitato dell’Organizzazione Mondiale per l’educazione, la scienza e la cultura ,riunitosi a Parigi, ha ufficializzato il Tartufo, la cerca e la cavatura come patrimonio dell’Umanità.

  Il tartufo Molisano

Generalità                 

In sintesi, il tartufo è un fungo  Ipogeo che nasce e  vive  sotto terra con la base liscia e coperta da munitissime  papille. In sostanza il tartufo è un corpo fruttifere a forma di tubero  con parti più o meno tondeggianti e con cavità. I suoi valori nutritivi più importanti sono per il 76,3% di acqua , 6 % di proteine. fibra alimentare 9,8% molto ricco di potassio, di sodio , calcio, fosforo e 3, 5 mg di ferro. Il tutto va considerato per cento grammi di parte commestibile.

La parte esterna del Tartufo viene detta periodo,  mentre la parte interna che molti chiamano anche la carne viene chiamata gleba. I tartufi si sviluppano in stretta simbiosi con le piante di latifoglia e con preferenza alla quercia, ma si può trovare anche sotto altre piante, traggono nutrimenti da esse e restituiscono alle piante acqua e sali minerali.

I suoi periodi di raccolta variano da Regione a Regione e per non incorrere a pesanti multe si consiglia di consultare i siti delle Regioni per conoscere le date dei periodi di apertura e chiusura della raccolta. In questo breve post parliamo del tartufo nero estivo detto anche  scorzone ( Tuber Aestivum)  che viene raccolto generalmente  dal mese di maggio al mese di agosto (da tenere sempre presente la Regione dove si intende raccogliere il fungo).

Innanzitutto per cercare e raccogliere i tartufi è assolutamente necessario avere un cane o meglio sarebbe un maiale, ma considerato che il maiale oltre a non poterlo portare  in macchina non è facilmente addestrabile  è consigliabile avere un buono cane addestrato o da addestrare.

Per cercare i tartufi non basta solo avere un cane addestrato ma è necessario conosce le modalità della raccolta, avere rispetto dell’ambiente, non danneggiare le tartufaie, essere in possesso del  tesserino rilasciato dall’amministrazione competente, aver pagato le tasse, munirsi di attrezzature con le misure previste dalle rispettive regioni  e tantissima fortuna.

Tra i cani che maggiormente si adattano alla ricerca dei tartufi segnaliamo:

            Il Lagotto romagnolo

            Il labrador

            Il Pointer

            Il bracco Italiano

Per cercare il tartufo è consigliabile alzarsi di buon mattino e  andare sui territori dove crescono le tartufaie. Se il cane è stato bene addestrato si rende conto subito della presenza dei tuberi in quanto la sua prima dimostrazione che ti da è quella di mettere il muso sulla terra e  seguire di istinto l’odore che emano il tartufo per poi andare  a scavare con le sue zampe. Dopo che il cane ha individuato e cominciato a scavare, tocca  al “tartufaio” prendere l’iniziativa per estrarre e raccogliere  il tartufo con le attrezzature (vanga o vangarola ). Cosa manca in questa breve nota? Il premio al cane. Un particolare molto importante per fare in modo che il cane cerchi con interesse e voglia il tubero , bisogna abituarlo al premio finale dopo aver trovato e scavato il tartufo, dargli una crocchetta come compensa al lavoro svolto è cosa gradita al cane e molto importante per far crescere il suo interesse alla ricerca.

Nel Molise si svolge una grande manifestazione dedicata al tartufo: La Fiera Internazionale Del Tartufo Nero E Mostra Mercato Del Tartufo Bianco Di San Pietro Avellana – Molise. Per aprire la pagina Clicca sull’immagine che segue.

La fiera nazionale del Tartufo – San Pietro Avellana

 

Un breve filmato vi potrà dare l’idea di come si cercano i tartufi.