Come si faceva una volta la polenta nei borghi molisani
INGREDIENTI:
1. 600 gr. di farina gialla di mais
2. 3,0 It. di acqua
3. due cucchiaia di olio d’oliva molisano
4. 600 gr. di patate, sale q.b.
• 1 Kg. di polpa di maiale
• 1/2 bicchiere di olio d’oliva molisano
• 200 gr di lardo tolto alla parte magra del prosciutto
• 1 cipolla e 1 spicchio d’aglio Isernina
• 1 It. di salsa di pomodorini pelati,
• 1 peperoncino,
• 1/2 bicchiere di vino rosso,
• 100 gr di pecorino grattugiato
• sale q.b.,
PREPARAZIONE:
. Pulire con prudenza la cipolla e l’aglio per poi farli a pezzettini e metterli a soffriggere molto lentamente insieme al composto di prezzemolo, lardo e l’olio . Dopo qualche minuto inserire nel tegame il peperoncino (senza sminuzzarlo) e la carne di maiale tagliata a pezzi, aspettare che il tutto venga rosolato al punto giusto e aggiungere il vino Appena il vino sarà evaporato, versate la salsa e fate cuocere il ragù a fuoco lento. A metà cottura aggiungete il sale q.b.. Il tempo di cottura può variare da due ore a due ore e mezza. Durante la cottura bisogna mescolare spesso tutto il composto per una cottura uniforme dei contenuti.
Preparazione e cottura della polenta:
Ovviamente è necessario sapere e prevedere i tempi di cottura del sugo già messo a cuocere prima di iniziare la preparazione e la cottura della polenta come si faceva una volta.
Mettere in un caldaio l’acqua , le patate già cotte e schiacciate con un apposito strumento (schiaccia patate), il sale e l’olio, mescolare il tutto per bene e appena l’acqua va in ebollizione aggiungere lentamente, a pioggia, la farina e continuare a mescolare il contenuto – altrimenti si potrebbero formare i grumi o attaccarsi i composto al fondo del caldaio. I tempi di cottura sono all’incirca un’ora ma il segnale viene dato dalla stessa polenta che si staccherà dal fondo quando sarà cotta. Tolto il caldaio dal fuoco la polenta va versata a cucchiaiate in un piatto grande e man mano condita a strati prima con il sugo (ragù) preparato e poi con il formaggio pecorino.
Dopo aver tolto tutta la polenta dal caldaio il piatto è pronto.
Per non buttare niente Una volta si usava fare la “scherpella” . Cosa era la “scherpella”. La “scherpella” si ricavava dal resto della polenta che rimaneva nel fondo del caldaio , Con la cucchiaia in legno si raschiava il fondo e tutto quello che si riusciva a ricavare era un piatte gustoso e sfizioso da mangiare.
E’ pronto per essere servito a tavola.