Borgo nativo di Vincenzo Cuoco e Gabriele Pepe – Molise
Il castello di Civitacampomarano viene chiamato anche castello di transizioni, perché rispetto alla sua originale pianta a forma quadrata fu modificato nel periodo aragonese per l’adeguamento alle nuove tecniche di difesa. Furono aggiunte due torri con l’apertura delle bocche di fuoco per le nuove armi da guerra e le gallerie per la conservazione delle armi da fuoco. i conflitti di guerra tra gli aragonesi e gli angioini il castello fu trasformato per renderlo signorile, infatti la gallerie fu trasformata per costruirvi una loggia con sei arcate. Primo feudatario del territorio di Civitacampomarano fu Marchesio poi seguì la famiglia del Balzo e poi ancora nel 1328 Nicola di Bojano. I duchi Mirelli mantennero il possesso del feudo fino all’abolizione della feudalità. Il castello aveva nel cortile la sala d’armi per il copro di guardia , le stalle, le prigioni e la cantina con le riserve alimentari mentre al primo piano vi era la camera dove si ricevevano gli ospiti , la cucina e le stanze per il signore. L’impianto conserva ancora la cisterna per la raccolta delle acque piovane proveniente da un pozzo nel cortile che alimentava tutto il borgo. Il borgo è molto conosciuto anche per aver dato i natali a due illustri personaggi molisani del risorgimento , Vincenzo Cuoco e Gabriele Pepe. Il castello è stato dichiarato Monumento Nazionale il 2 maggio 1979 e acquistato dal Ministero per i Beni Culturali nel 1998.